Il busto ritratto di Lionello Beliardi, insieme a due testine di angeli, sono gli unici frammenti superstiti del grandioso monumento funebre commissionato da Giacomo Beliardi, conservatore della Comunità modenese, ad Antonio Begarelli in ricordo del padre Francesco e del fratello Lionello. Nel 1807, quando la chiesa era utilizzata come deposito delle milizie e stalla, il monumento andò distrutto. Il volto idealizzato rimanda a modelli della statuaria antica.