Roma

Position Perugia, Fontana Maggiore
Künstler
Roma
Niccolò Pisano (Nicola Pisano) (1266–1278), Roma, Perugia, Fontana Maggiore, jetzt Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, 1278, Bild 1/4
Niccolò Pisano (Nicola Pisano) (1266–1278), Roma, Perugia, Fontana Maggiore, jetzt Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, 1278, Bild 1/4
Niccolò Pisano (Nicola Pisano) (1266–1278), Roma, Perugia, Fontana Maggiore, jetzt Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, 1278, Bild 2/4
Niccolò Pisano (Nicola Pisano) (1266–1278), Roma, Perugia, Fontana Maggiore, jetzt Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, 1278, Bild 3/4
Niccolò Pisano (Nicola Pisano) (1266–1278), Roma, Perugia, Fontana Maggiore, jetzt Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, 1278, Bild 4/4

The great artistic flowering of the second half of the 13th century manifested itself with the impressive urban aspect of the Piazza Grande in Perugia, overlooked by Palazzo dei Priori, the cathedral of San Lorenzo and the two fountains, the Fontana Maggiore and the fountain "in pede for". The latter two represented the apex of the large aqueduct project (1255-77) which brought water from Montepacciano, 4 kilometers (2.5 miles) to the north, to the heart of the historic center of the city. The decorations of the Fontana Maggiore were made between 1277 and 1278, and constitute one of the most important medieval encyclopedic and pedagogic complex. The community's knowledge, ideas and expectations come into life through the sculptures an upper bronze vessel and two stoneware basins. The fifty Carrara marble diptychs which ornate the twenty-five panels of the lower polygonal basin are sculpted with the months of the year and their related activities, and with historical, mythological and biblical episodes; the twelve-sided middle basin, made of pink rock, holds twenty-four Carrara marble statues, representing people related to the history of Perugia. On the bronze basin, on which the name of the casting master, Rubeo, is inscribed, there are three female figures, the Portatrici d'acqua (Water holders). A few inscriptions complete and enrich the iconographic apparatus of the fountain and are an integral part of the decoration. The most important of these runs along the lower border of the second basin, and gives us the names of the sculptors, Nicola and his son Giovanni Pisano, the architect fra' Bevignate and the plumbing master Boninsegna, together with the date the work was completed, 1278.

From the stylistic point of view, old Nicola's courtly manner seems to give way to Giovanni's drama. Both directed a crowded and well organized building site, which worked hard to conclude the works in a short period of time and made a complex, sophisticated and highly artistic monument. The fragments exhibited here were removed when the Fontana was disassembled during World War II, and were never placed back again due to preservation requirements.

A second group, made of Griffins and winged lions and placed on the top of the fountain at least since 1519, formed a mobile unit activated by water. Stylistic quality and casting techniques are remarkably superior when compared to the techniques used for the three Water holders, proof of the high levels of bronze production in Umbria from as early as the second half of the 13th century.

La grande fioritura artistica della seconda metà del Duecento si manifesta con l'imponente realizzazione urbanistica della Piazza Grande di Perugia, dove prospettano il Palazzo dei Priori, il duomo di San Lorenzo e le due. Fontane, la Maggiore e quella in pede for", coronamento, a loro volta, del grande progetto dell'acquedotto (1255-77) che da Montepacciano (4 km a nord della città) portava l'acqua nel cuore del centro storico. Tra il 1277 e il 1278 fu realizzata la decorazione della Fontana Maggiore, complesso enciclopedico e pedagogico tra i più importanti del Medioevo. Attraverso le sculture di tre bacini (due lapidei ed uno bronzeo) il sapere, le idee e le aspettative della comunità perugina prendono vita. Sui cinquanta dittici in marmo di Carrara che omano i venticinque specchi del poligono inferiore sono scolpiti il ciclo dei mesi e i suoi lavori, episodi storici, biblici e fabulistici; sulla dodecagona vasca mediana - in pietra rosa-sono collocate ventiquattro statue, in marmo carrarese, raffiguranti personaggi legati alla storia cittadina. Al di sopra della vasca bronzea, su cui è inciso il nome del maestro fonditore Rubeo, sono poste tre figure femminili, le Portatrici d'acqua. Alcune iscrizioni completano e arricchiscono l'apparato iconografico della fontana divenendo parti integranti della decorazione. La più importante corre lungo il margine inferiore della seconda vasca e fornisce il nome degli scultori Nicola e Giovanni Pisano, dell'architetto fra' Bevignate, del maestro idraulico Boninsegna e la data di completamento dell'opera, il 1278. Dal punto di vista stilistico la maniera aulica di Nicola, ormai anziano, sembra cedere il passo alla drammaticità di Giovanni. Entrambi diressero un cantiere numeroso e ben organizzato, che lavorò alacremente per portare a termine i lavori in un breve arco di tempo, realizzando un monumento raffinato, complesso e di grande levatura artistica. I frammenti qui esposti furono tolti in seguito allo smontaggio della Fontana durante la seconda guerra mondiale, e mai più ricollocati per esigenze conservative.

Un secondo gruppo, costituito da Grifi e leoni alati, attestato sulla sommità della fontana almeno dal 1508, fungeva da automa mobile azionato dall'acqua. La qualità stilistica e la tecnica fusoria sono assai superiori rispetto a quelle delle tre Portatrici d'acqua a riprova degli alti livelli raggiunti dalla produzione bronzea in Umbria sin dalla seconda metà del Duecento.

La grande fioritura artistica della seconda metà del Duecento si manifesta con l'imponente realizzazione urbanistica della Piazza Grande di Perugia, dove prospettano il palazzo dei Priori, il duomo di San Lorenzo e le due Fontane, la Maggiore e quella "in pede for", coronamento, a loro volta, del grande progetto dell'acquedotto (1255-77) che, da Montepacciano (4 km a nord della città), portava l'acqua nel cuore del centro storico. Tra il 1277 e 1278 fu realizzata la decorazione della Fontana Maggiore, complesso enciclopedico e pedagogico tra i più importanti del Medioevo, Attraverso le sculture di tre bacini (due lapidei ed uno bronzeo) il sapere, le idee e le aspettative della comunità perugina prendono vita, Sui cinquanta dittici in marmo di Carrara che ornano i venticinque specchi del poligono inferiore sono scolpiti il ciclo del mesi ei suoi lavon, episodi storici, biblici e fabulistic, sulla dodecagona vasca mediana-in pietra rosa-sono collocate ventiquattro statue, in marmo carrarese, raffiguranti personaggi legati alla storia cittadina. Al di sopra della vasca bronzea, su cul e inciso il nome del maestro fonditore Rubeo, sono poste tre figure femminili, le Portatrici d'acqua. Alcune iscrizioni completano e arricchiscono l'apparato iconografico della fontana divenendo parti integranti della decorazione. La più importante come lungo il margine inferiore della seconda vasca e fornisce il nome degli scultor Nicola e Giovanni Pisano, dell'architetto fra' Bevignate, del maestro idraulico Boninsegna e la data di completamento dell'opera, il 1278, Dal punto di vista stilistico la maniera aulica di Nicola, ormai anziano, sembra cedere il passo alla drammaticità di Giovanni. Entrambi diressero un cantiere numeroso e ben organizzato, che lavoro alacremente per portare a termine i lavori in un breve arco di tempo, realizzando un monumento raffinato, complesso e di grande levatura artistica. I frammenti qui esposti furono tolti in seguito allo smontaggio della Fontana durante la seconda guerra mondiale, e mai più ricollocati per esigenze conservative.

Un secondo gruppo, costituito da Grifi e leoni alati, attestato sulla sommità della fontana almeno dal 1519, fungeva da automa mobile azionato dall'acqua. La qualità stilistica e la tecnica fusoria sono assai superiori rispetto a quelle delle tre Portatrici d'acqua a riprova degli alti livelli raggiunti dalla produzione bronzea in Umbria sin dalla seconda metà del Duecento.

Kunstwerke in der Umgebung (1278–1291)
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 1/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 1/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 2/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 3/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 4/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 5/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 6/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 7/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 8/9
Perugia, Nationalgalerie von Umbrien (Galleria nazionale dell'Umbria), 01: Nicola a Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Bild 9/9

In Vorbereitung: Paris, Musée d’Orsay; Paris, Musée des Arts décoratifs; L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo; Ascoli Piceno, Pinacoteca civica

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